venerdì 23 dicembre 2011

Per ripartire: una lettura con l'autore, "Terracarne" di Franco Arminio



Negli ultimi mesi il nostro gruppo di lettura è diventato per certi versi l'architrave delle attività del Presidio avellinese, fornendo dalla scorsa primavera ulteriore partecipazione ed entusiasmo al lavoro già precedentemente svolto con tutte le persone che hanno dato vita all'associazione.

Con il nuovo anno vogliamo dare ulteriore forza a questa iniziativa, proponendo una nuova formula di lettura collettiva. Oltre a leggere e discutere del libro, questa volta avremo la possibilità di ospitare l'autore.

Questa nuova modalità è stata resa possibile da Franco Arminio, l'ormai noto scrittore bisaccesese, che ha accettato con grande entusiasmo la possibilità di confrontarsi con chi avrà ha già letto la sua ultima fatica letteraria, "Terracarne - viaggio nei paesi invisibili e nei paesi giganti del Sud Italia", edito per la collana Strade Blu di Mondadori.

Ci vedremo per discutere del libro sabato 21 gennaio prossimo, alle 18, come sempre presso la biblioteca comunale "Nunzia Festa" dell'Ex-Eca di Avellino.

Metteremo 'a processo' Arminio e la paesologia, conversando direttamente con lui, invece, mercoledì 25 gennaio, dalle 17e30 sempre presso la biblioteca "Nunzia Festa" (salvo cambiamenti dell'ultim'ora).
Vi aspettiamo, ma - ci raccomandiamo - leggetevi prima il libro.

Intanto, per chi vuole saperne di più su Franco Arminio e la paesologia vi consigliamo di farvi un giro sul blog da lui curato: Comunità provvisorie

Per chi vuole saperne di più sul nostro gruppo di lettura c'è sempre il nostro gruppo Facebook.

AVVISO IMPORTANTE  - L'incontro slitta esattamente di una settimana. Inontreremo Franco Arminio mercoledì 1° febbraio. Orario e sede restano invariate!

NUOVO SLITTAMENTO! - La neve caduta il 1° febbraio sopratutto in Alta Irpinia rende difficile la presenza di Arminio ad Avellino. Siamo rimasti d'accordo per una data nel corso del mese di marzo, nella speranza di condizioni meteo più clementi.





giovedì 22 dicembre 2011

Leggiamo il Grinch, per trascorrere una mattinata insieme in biblioteca



Il Presìdio del libro di Avellino rinnova l'appuntamento della lettura per i più piccoli durante le festività natalizie.

Tutti i bambini tra gli 6 e i 11 anni (età consigliata) potranno partecipare alla lettura ad alta voce della fiaba del  'Grinch' di Dr.Seuss, in programma tra le ore 10 e le ore 12 del 5 gennaio prossimo, presso la biblioteca comunale "Nunzia Festa", nelll'Ex-Eca di via Tagliamento.

Dopo la lettura ci sarà anche uno speciale giro di tombola con libri in palio e tanti suggerimenti di lettura.

Per ragioni di spazio, l'evento è su prenotazione obbligatoria (accetteremo 20 bimbi).
La prenotazione  è effettuabile presso la biblioteca stessa, tutte le mattine dal lunedì al venerdì, oppure telefonando agli stessi orari allo 0825/271045.

Altrimenti contattateci via e-mail a presidiolibroav@gmail.com.

Qui potete scaricare la locandina dell'evento.

La manifestazione è realizzata con il sostegno dell'assessorato alla Cultura del Comune di Avellino e con la partnership tecnica della Cooperativa Mediatech.

giovedì 15 dicembre 2011

Il palazzo 'Victor Hugo', biblioteche&privati...e la storia di Marius




L'ex presidente dell'unione industriali Sarno ( http://www.ottopagine.net/common/interna.aspx?id=22420 ) e il soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici Miccio ( http://www.ottopagine.net/common/interna.aspx?id=22458 ) si dichiarano interessati di una ristrutturazione/rifunzionalizzazione del palazzo noto come Victor Hugo (La questione mi sembra sia stata sollevata giorni fa dal consigliere comunale del PDL Giovanni D'Ercole), proponendo l'intervento privato e l'apertura in sede di una biblioteca comunale. 

In qualità di coordinatore del Presidio Avellinese ho provato ad  incalzarli un po' con questo intervento uscito oggi su Ottopagine. Sulla stessa edizione e pagina del quotidiano apprendiamo che lo stesso Sarno pare sia intenzionato a fare concreti passi avanti:

Intanto leggetevi il mio intervento.


Ho seguito con interesse la serie di interventi riguardanti la condizione di Palazzo De Conciliis al centro storico, più noto come Victor Hugo. Sono naturalmente d’accordo sulla necessità di intervenire per permettere la  piena fruizione dello storico edificio, restituito alla cittadinanza all’inizio degli anni ’90 e ormai in evidente degrado.  Un degrado che non è solo strutturale, ma anche funzionale, penso alla condizione del Centro Ricerca Guido Dorso, istituzione culturale, che, da potenziale fiore all’occhiello per la nostra città, vive ormai da tempo in una situazione di grave incertezza per il proprio futuro.

Tornando al dibattito, mi hanno colpito gli interventi dell’ex presidente dell’Unione Industriale, Silvio Sarno, e del Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici, Gennaro Miccio, che hanno proposto l’intervento di privati per rilanciare la struttura, indicando come destinazione d’uso quella di Biblioteca Comunale. Come coordinatore del Presidio del Libro di Avellino assieme a tutti gli associati (addetti ai lavori  e cittadini interessati al tema) abbiamo da tempo preso a cuore il tema dei luoghi deputati alla lettura e della loro accessibilità.  Posso dire perciò che le proposte e le disponibilità di Sarno e Miccio vanno guardate senza dubbio con favore.

Noi, intanto, in queste settimane dovremmo chiudere una convenzione con il Comune di Avellino per migliorare il servizio della piccola biblioteca comunale “Nunzia Festa” presso l’ex-Eca di via Taglimento, attraverso il volontariato dei nostri associati. La biblioteca in questione è molto piccola, ben lontana dall’essere una vera biblioteca civica. 

Per dare qualche elemento più costruttivo vorrei ricordare che lo scorso 29 novembre abbiamo ospitato in città una nostra amica, Antonella Agnoli, consulente per progettazione di biblioteche con esperienze in Italia e all’estero, che ha recentemente scritto un saggio dal titolo “Caro sindaco, parliamo di biblioteche”, una lettura che consiglio e che dà tanti stimoli, soprattutto nel far comprendere come una biblioteca, se fatta davvero funzionare e resa aperta a tutta la cittadinanza, diventi un’autentica piazza, appetibile per tutti. Un esempio ce lo fornisce la stessa Agnoli, che, dati alla mano, ci racconta che la biblioteca della Sala Borsa di Bologna – biblioteca tra le più avveniristiche e aperte del nostro paese - ospita ogni anno presenze quantificabili per più di due volte e mezzo lo stadio Dall’Ara dove gioca il Bologna Calcio nell’arco degli stessi 12 mesi. Un’intuizione – ci racconta Antonella Agnoli -  compresa e messa in opera a Fano, in provincia di Pesaro, dove l’accogliente mediateca Montanari è recentemente nata grazie alla sinergia tra Comune e il mecenatismo di un imprenditore molto radicato nella zona, creando un’interessante integrazione tra la pre-esistente biblioteca comunale di ricerca e conservazione con una nuova struttura di biblioteca multimediale e informazione generale.
L’effetto è un servizio aperto a tutta la comunità, a differenza di quelle attualmente funzionanti dalle nostre parti, che, nonostante gli sforzi, richiamano percentuali minoritarie di cittadini.  
Di questi tempi il ruolo di biblioteche davvero aperte è fondamentale; per chi avesse ancora qualche dubbio consigliamo di collegarsi a Google e inserire queste due parole: Marius e biblioteca. Il primo risultato è un video di sei minuti e quarantasette secondi. Guardatelo, per favore.

Mario De Prospo – coordinatore Presidio del Libro di Avellino

PS. Vi risparmio la ricerca su Google...guardate e ascoltate Marius


mercoledì 7 dicembre 2011

Inchiesta qualità della vita del Sole24Ore: Avellino fanalino di coda per l'acquisto libri. Il commento di Giovanni Solimine


La provincia di Avellino ultima provincia italiana per acquisto libri. Un territorio - il nostro - che si piazza in fondo alle classifiche nazionali di  tutte le voci riguardanti il tempo libero. E' quanto emerge dall'indagine annuale sulla qualità della vita elaborata dal quotidiano economico il Sole24Ore e pubblicata negli scorsi giorni.


Abbiamo chiesto un'opinione ad un esperto in materia, il professor Giovanni Solimine, coordinatore del Forum del Libro e docente  presso la Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari dell'Università la Sapienza di Roma e autore del volume  'L'Italia che legge'  (Ne abbiamo discusso insieme ad Avellino la scorsa primavera ), pubblicato un anno fa e, aggiungiamo con orgoglio, che il professore è di origini irpine.

Dalla lettura delle statistiche rilevate dal "Sole 24 ore" sulla qualità della vita nelle province italiane emergono alcuni dati interessanti.

Innanzi tutto, una questione di metodo: a determinare la qualità della vita concorrono sei macroindicatori, rispettivamente dedicati a affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione, servizi ambiente salute, tempo libero, tenore di vita.

Quindi il "tempo libero" non è un tempo "vuoto", ma una delle componenti della qualità della nostra vita. Questo macroindicatore tiene conto di vari fattori: il numero di sale cinematografiche, di spettacoli, di bar e ristoranti, di alberghi e strutture ricettive rispetto alla popolazione, la pratica sportiva e l'assorbimento  di libri.

Se prendiamo più in generale il macroindicatore del tempo libero (per il quale Avellino si colloca al posto n. 97), vediamo che la prima provincia non settentrionale è Olbia (posto n. 28 su 107) e che agli ultimi posti troviamo solo realtà del sud. Crotone, Agrigento, Isernia, Enna, Vibo Valentia, Taranto, Caltanissetta, etc.

In questa specifica graduatoria Avellino si colloca al 97esimo posto su 107. Questa performance tanto negativa è dovuta essenzialmente a tre dati (la pratica sportiva, il numero di strutture ricettive e l'assorbimento dei libri in percentuale sulla popolazione).

In quest'ultimo indicatore, per il quale la provincia di Avellino tocca il fondo, il punteggio totalizzato è pari a zero, cosa che non si verifica per nessun altro dato. Le cause sono probabilmente molteplici e riguardano l'essenza pressoché totale di biblioteche pubbliche, l'assoluta precarietà delle biblioteche scolastiche, la debolezza della rete di librerie.

Bologna, che è la prima nella graduatoria assoluta e che si colloca in ottima posizione su molti indici, è prima anche nell'indice di assorbimento dei libri. Sarà un caso?


giovedì 1 dicembre 2011

Le giuste rivendicazioni di #occupyavellino e l'irrituale chiusura della Biblioteca Provinciale

Biblioteca provinciale chiusa a sorpresa. I ragazzi di #occupyavellino chiedono spiegazioni

 Quest'oggi avremmo voluto postare su questo blog un resoconto e un bilancio della bella serata di martedì sera, durante la quale abbiamo discusso, letto, giocato insieme, ECCEZIONALMENTE fino alle 20e30, nella Biblioteca Ragazzi annessa al complesso della Biblioteca Provinciale. 
Purtroppo questo pomeriggio dobbiamo registrare un nuovo episodio avvenuto nello stesso stabile. Qui di seguito il nostro comunicato in merito alla vicenda:

Le nostre biblioteche hanno orari che le rendono inaccessibili a gran parte dell’utenza.
La consapevolezza di questo problema ne ha fatto il punto preliminare e fondamentale di tutte le nostre richieste alle amministrazioni locali per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi deputati alla lettura.

Con motivazione simili i ragazzi del movimento #occupyavellino volevano passare un pomeriggio presso la biblioteca provinciale “Capone” di Avellino , con un’azione dal forte valore simbolico che avevano scelto di denominare “Missione penna”. L’intento era quello di rimanere, pacificamente e rispettosamente, anche oltre la chiusura nella biblioteca.

Le cose non sono andate così: senza alcun preavviso, infatti, la biblioteca provinciale è stata chiusa per una inaspettata e sembra irrituale assemblea del personale.

I ragazzi hanno atteso di fronte all’ingresso sbarrato della struttura, il dirigente del settore cultura della Provincia di Avellino, dottor Robero Pastena.  Si è voluta capire la scelta di chiudere precipitosamente la biblioteca e, contemporaneamente,  rivendicare i motivi della loro azione, che nasce dalle esigenze di cittadini e utenti che desiderano pienamente fruire dei servizi di questa importante biblioteca collocate nel centro di Avellino.

Pur con posizioni distanti, si è deciso di avviare una trattativa con l’ente Provincia per provare a smuovere le cose e anche a fornire un contributo per iniziare un concreto cambiamento in un servizio, quello della biblioteca, che, così com’è, è riesce ad attrarre solo una fetta molto esigua di popolazione.

Da parte del Presidio del Libro di Avellino va la piena solidarietà ai ragazzi di #occupyavellino che hanno avuto il coraggio di sollevare pubblicamente e con forza la questione e assicuriamo pieno supportoai fini del raggiungimento del  risultato, ovvero biblioteche davvero al servizio dei cittadini.