mercoledì 27 giugno 2012

Leggo per legittima difesa - venerdì 29 giugno Mas Fest



Il Mas Fest è una bella manifestazione che si rinnova ad Avellino da sette anni, che porta alcune delle più interessanti produzioni del circuito musicale indipendent nel capoluogo irpino, scegliendo, di volta in volta come location alcuni luoghi abbandonati della nostra città, organizzata dall'associazione Koinè Art Lab.

Quest'anno, sposando pienamente la filosofia della manifestazione, abbiamo deciso di dare una mano anche noi attivamente alla riuscita della kermesse con 'Leggo per legittima difesa'.
Si tratta di uno spazio dedicato ai libri e alla lettura, realizzato grazie ad un'attiva collaborazione tra il Presidio del Libro di Avellino con alcune realtà più attive ad Avellino nella promozione di eventi culturali e della lettura, come la Cartolibreria Petrozziello, la libreria per ragazzi L'Angolo delle Storie e il Godot Art Bistrot.

Ci sarà inoltre un ospite esterno, rappresentato dall'editore indipendente partenopeo 'Ad est dell'Equatore', che per l'occasione proporrà il libro di Peppe Lanzetta 'Pane e peperoni' e un'anteprima nazionale del volume del sorprendente e dissacrante menestrello salernitano Gianfranco Marziano.
Uno spazio, quello di 'Leggo per legittima difesa', che vuole essere aperto e accessibile a tutti i visitatori del Mas Fest, che avranno la possibilità di trovare in un angolo del parchetto della Pace, di un luogo dove sarà possibile trascorre un momento rilassante e divertente, non solo per gli ospiti, ma anche per le attività che proporremo, come il Kamishibai, modalità di narrazione di storie ad alta voce di origini giapponesi, riservata soprattutto ai più piccini, e il laboratorio di poesie dorsali, ovvero brani poetici da comporre liberamente sfruttando i titoli dei libri, stampati appunto sul dorso dei volumi.

L'appuntamento è per venerdì 29, a partire dalle ore 19. Ricordiamo che per entrare è necessario tesserarsi al Koinè Art Lab. 
Siete ancora in tempo per farlo gratuitamente, compilando il modulo on line a questo indirizzo:


giovedì 21 giugno 2012

"Perchè ad Avellino non si produce cultura?" Gaetano Vardaro e l'associazionismo culturale avellinese

GAETANO VARDARO, ritaglio da: http://www.avellinesi.it/gaetanovardaro.htm

Gaetano Vardaro (1949-1988), giuslavorista avellinese, fu tra i principali animatori, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 del novecento, di un affiatato gruppo di ragazzi del capoluogo irpino. Questo collettivo fece decollare l’attività dell’ARCI locale con una lunga serie di iniziative nei più svariati campi artistico-culturali: musica, teatro, cinema, arti visive, recupero delle tradizioni.

L’evento più noto nella memoria della città di Avellino fu il concerto di Lou Reed, tenutosi allo Stadio Partenio il 16 giugno del 1980. Confrontandoci con gli amici di Vardaro e con chi gli fu vicino nel corso di questa esperienza, abbiamo, però,  scoperto una lunghissima e,  per quel periodo, inedita fase di impegno civile per far svegliare una città che appariva a quei ragazzi addormentata e chiusa in sé stessa. 

Assieme agli amici dell'associazione Koinè Art Lab e l'Arci di Avellino abbiamo sentito la comune esigenza, a distanza di tre decenni, di rievocare questa stagione di aggregazione a partire dalla cultura. 
La città per molti versi è profondamente cambiata, così come diverse sono le generazioni, le loro abitudini  e i loro sogni. Comune è, invece, l’aspirazione ad essere protagonisti della vita di Avellino. Oggi come ieri c’è la voglia di partecipare e proporre idee e modalità nuove di essere parte della comunità, a partire da forme di associazionismo culturale che ambiscano ad essere qualcosa di più che una piatta difesa dell’esistente.

Il titolo ‘Perché ad Avellino non si produce cultura?’ è un provocatorio interrogativo. La risposta per tanti ragazzi di questa città è stata ed è quella rimboccarsi le maniche e provare a mettere in campo proposte e iniziative per migliorare e ravvivare un contesto che nella maggior parte delle occasioni e nella sua quotidianità appare intorpidito e autoreferenziale, sia nella sua società, che nelle sue classi dirigenti.

A partire da una mostra di manifesti e foto d’epoca itinerante che sarà accompagnata da un dibattito pubblico, vogliamo costruire, assieme ad associazioni e cittadini, un percorso trasversale fra due generazioni per ragionare e confrontarci tra passato, presente e futuro della nostra città.



Questo il programma delle attività: 

DIBATTITO


25 GIUGNO – CIRCOLO DELLA STAMPA h.18.30

SALUTI: Paolo Pilone
INTERVENGONO: Giuliana Freda, Elvira Matarazzo, Generoso Picone, Mario De Prospo, Luca Cioffi
MODERA: Gerardo De Fabrizio

Microfono aperto ad ulteriori contributi e testimonianze

MOSTRA: GAETANO VARDARO E IL SOGNO DI UN INCONTRO

19-24 giugno Ynot Bar;
25-28 giugno Godot Art Bistrot;
29 MAS FEST


Presentazione della mostra

GAETANO VARDARO E IL SOGNO DI UN INCONTRO
25 giugno ore 20.30 Godot Art Bistrot

ne discuteremo con Danilo Bubani, Marco Cucciniello, Michele Capaldo
READING di alcuni passi de'  ‘Il lavoro culturale’ di Luciano Bianciardi a cura di Clif Imperato





lunedì 18 giugno 2012

La giornata mondiale del rifugiato ad Avellino



Il 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Rifugiato.

ZaLab, in collaborazione con Open Society Foundations e Amnesty International Italia chiede che il 20 giugno diventi quest'anno il giorno in cui l'Italia si impegni ufficialmente a non fare MAI PIU' RESPINGIMENTI.

Convinti della bontà e della valenza civile della ricorrenza, anche ad AVELLINO mercoledì, 20 giugno 2012, ore 17.30, presso la biblioteca comunale "Nunzia Festa" di via Tagliamento, il Presidio del Libro di Avellino in collaborazione con il Amnesty International e l'Archivio Storico della CGIL di Avellino presenterà:

Mai più respinti!

con proiezione Mare chiuso
un film di Stefano Liberti e Andrea Segre
Italia 2012 - 62'


Il Film Mare chiuso racconta come, tra il 2009 e il 2010, in seguito del trattato di amicizia Italia-Libia del 2008 e in applicazione degli accordi tecnici del 2007, centinaia di migranti in fuga dalle coste del Nordafrica sono stati respinti senza essere identificati né avere accesso alla procedura di asilo. Molti di essi erano richiedenti asilo, fuggiti da persecuzioni e guerre. Sono stati rimandati in Libia dove sono stati imprigionati, torturati e deportati dalla polizia di Gheddafi.

Il 23 febbraio 2012 l'Italia è stata condannata per aver eseguito queste operazioni, ma ad oggi il Governo Italiano non si è ancora ufficialmente impegnato a non eseguire mai più respingimenti e troppa parte dell'opinione pubblica è ancora convinta della necessità o addirittura del successo di quelle pratiche.

INGRESSO LIBERO