giovedì 15 dicembre 2011

Il palazzo 'Victor Hugo', biblioteche&privati...e la storia di Marius




L'ex presidente dell'unione industriali Sarno ( http://www.ottopagine.net/common/interna.aspx?id=22420 ) e il soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici Miccio ( http://www.ottopagine.net/common/interna.aspx?id=22458 ) si dichiarano interessati di una ristrutturazione/rifunzionalizzazione del palazzo noto come Victor Hugo (La questione mi sembra sia stata sollevata giorni fa dal consigliere comunale del PDL Giovanni D'Ercole), proponendo l'intervento privato e l'apertura in sede di una biblioteca comunale. 

In qualità di coordinatore del Presidio Avellinese ho provato ad  incalzarli un po' con questo intervento uscito oggi su Ottopagine. Sulla stessa edizione e pagina del quotidiano apprendiamo che lo stesso Sarno pare sia intenzionato a fare concreti passi avanti:

Intanto leggetevi il mio intervento.


Ho seguito con interesse la serie di interventi riguardanti la condizione di Palazzo De Conciliis al centro storico, più noto come Victor Hugo. Sono naturalmente d’accordo sulla necessità di intervenire per permettere la  piena fruizione dello storico edificio, restituito alla cittadinanza all’inizio degli anni ’90 e ormai in evidente degrado.  Un degrado che non è solo strutturale, ma anche funzionale, penso alla condizione del Centro Ricerca Guido Dorso, istituzione culturale, che, da potenziale fiore all’occhiello per la nostra città, vive ormai da tempo in una situazione di grave incertezza per il proprio futuro.

Tornando al dibattito, mi hanno colpito gli interventi dell’ex presidente dell’Unione Industriale, Silvio Sarno, e del Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici, Gennaro Miccio, che hanno proposto l’intervento di privati per rilanciare la struttura, indicando come destinazione d’uso quella di Biblioteca Comunale. Come coordinatore del Presidio del Libro di Avellino assieme a tutti gli associati (addetti ai lavori  e cittadini interessati al tema) abbiamo da tempo preso a cuore il tema dei luoghi deputati alla lettura e della loro accessibilità.  Posso dire perciò che le proposte e le disponibilità di Sarno e Miccio vanno guardate senza dubbio con favore.

Noi, intanto, in queste settimane dovremmo chiudere una convenzione con il Comune di Avellino per migliorare il servizio della piccola biblioteca comunale “Nunzia Festa” presso l’ex-Eca di via Taglimento, attraverso il volontariato dei nostri associati. La biblioteca in questione è molto piccola, ben lontana dall’essere una vera biblioteca civica. 

Per dare qualche elemento più costruttivo vorrei ricordare che lo scorso 29 novembre abbiamo ospitato in città una nostra amica, Antonella Agnoli, consulente per progettazione di biblioteche con esperienze in Italia e all’estero, che ha recentemente scritto un saggio dal titolo “Caro sindaco, parliamo di biblioteche”, una lettura che consiglio e che dà tanti stimoli, soprattutto nel far comprendere come una biblioteca, se fatta davvero funzionare e resa aperta a tutta la cittadinanza, diventi un’autentica piazza, appetibile per tutti. Un esempio ce lo fornisce la stessa Agnoli, che, dati alla mano, ci racconta che la biblioteca della Sala Borsa di Bologna – biblioteca tra le più avveniristiche e aperte del nostro paese - ospita ogni anno presenze quantificabili per più di due volte e mezzo lo stadio Dall’Ara dove gioca il Bologna Calcio nell’arco degli stessi 12 mesi. Un’intuizione – ci racconta Antonella Agnoli -  compresa e messa in opera a Fano, in provincia di Pesaro, dove l’accogliente mediateca Montanari è recentemente nata grazie alla sinergia tra Comune e il mecenatismo di un imprenditore molto radicato nella zona, creando un’interessante integrazione tra la pre-esistente biblioteca comunale di ricerca e conservazione con una nuova struttura di biblioteca multimediale e informazione generale.
L’effetto è un servizio aperto a tutta la comunità, a differenza di quelle attualmente funzionanti dalle nostre parti, che, nonostante gli sforzi, richiamano percentuali minoritarie di cittadini.  
Di questi tempi il ruolo di biblioteche davvero aperte è fondamentale; per chi avesse ancora qualche dubbio consigliamo di collegarsi a Google e inserire queste due parole: Marius e biblioteca. Il primo risultato è un video di sei minuti e quarantasette secondi. Guardatelo, per favore.

Mario De Prospo – coordinatore Presidio del Libro di Avellino

PS. Vi risparmio la ricerca su Google...guardate e ascoltate Marius


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