giovedì 1 dicembre 2011

Le giuste rivendicazioni di #occupyavellino e l'irrituale chiusura della Biblioteca Provinciale

Biblioteca provinciale chiusa a sorpresa. I ragazzi di #occupyavellino chiedono spiegazioni

 Quest'oggi avremmo voluto postare su questo blog un resoconto e un bilancio della bella serata di martedì sera, durante la quale abbiamo discusso, letto, giocato insieme, ECCEZIONALMENTE fino alle 20e30, nella Biblioteca Ragazzi annessa al complesso della Biblioteca Provinciale. 
Purtroppo questo pomeriggio dobbiamo registrare un nuovo episodio avvenuto nello stesso stabile. Qui di seguito il nostro comunicato in merito alla vicenda:

Le nostre biblioteche hanno orari che le rendono inaccessibili a gran parte dell’utenza.
La consapevolezza di questo problema ne ha fatto il punto preliminare e fondamentale di tutte le nostre richieste alle amministrazioni locali per migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi deputati alla lettura.

Con motivazione simili i ragazzi del movimento #occupyavellino volevano passare un pomeriggio presso la biblioteca provinciale “Capone” di Avellino , con un’azione dal forte valore simbolico che avevano scelto di denominare “Missione penna”. L’intento era quello di rimanere, pacificamente e rispettosamente, anche oltre la chiusura nella biblioteca.

Le cose non sono andate così: senza alcun preavviso, infatti, la biblioteca provinciale è stata chiusa per una inaspettata e sembra irrituale assemblea del personale.

I ragazzi hanno atteso di fronte all’ingresso sbarrato della struttura, il dirigente del settore cultura della Provincia di Avellino, dottor Robero Pastena.  Si è voluta capire la scelta di chiudere precipitosamente la biblioteca e, contemporaneamente,  rivendicare i motivi della loro azione, che nasce dalle esigenze di cittadini e utenti che desiderano pienamente fruire dei servizi di questa importante biblioteca collocate nel centro di Avellino.

Pur con posizioni distanti, si è deciso di avviare una trattativa con l’ente Provincia per provare a smuovere le cose e anche a fornire un contributo per iniziare un concreto cambiamento in un servizio, quello della biblioteca, che, così com’è, è riesce ad attrarre solo una fetta molto esigua di popolazione.

Da parte del Presidio del Libro di Avellino va la piena solidarietà ai ragazzi di #occupyavellino che hanno avuto il coraggio di sollevare pubblicamente e con forza la questione e assicuriamo pieno supportoai fini del raggiungimento del  risultato, ovvero biblioteche davvero al servizio dei cittadini.

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