lunedì 19 novembre 2012

Banca del tempo. Sabato 24 novembre noi ci proviamo.

Il tempo è denaro. Frase che ritorna spesso nel comune parlare e che, soprattutto in una fase di “profonda crisi” come quella attuale, sintetizza bene l’estremo valore che ciascuno attribuisce a ogni istante della propria giornata e, dunque, alle proprie azioni. Si tratta, tuttavia, di un’interpretazione che, da un certo punto di vista, richiama quella cultura dell’impresa e, in generale, quella cultura economica dominante alla base della fase storica complessa, e a tratti drammatica, che stiamo vivendo. Un modo di intendere il tempo come risorsa da ottimizzare per massimizzare efficienza e produttività. Un modo di concepire il tempo da cui scaturiscono ritmi di vita frenetici e stressanti, che ci fanno perdere di vista il valore e l’importanza che hanno nella nostra esistenza il contatto e il calore umano.

Ci capita mai di fermarci e pensare quanto innaturale sia il nostro modo di vivere? Pensiamo mai alle cose di cui potremmo fare a meno senza risentirne in maniera particolare e a quante altre più importanti potremmo dare spazio e tempo mettendo da parte necessità e bisogni superflui, indotti?
Il contesto attuale rende difficile vivere il presente e pianificare l’avvenire con serenità ma, nonostante tale affanno, la nostra reazione più spontanea sembra essere proseguire in quella rincorsa che ci ha portati fin qui! Ma è davvero questa la soluzione? In un momento in cui a fatica riusciamo a tenere il passo di un mondo che procede a una velocità vertiginosa, non si potrebbe tentare una strada alternativa, un vivere più a misura d’uomo?

Perché ogni azione ha un valore e il tempo è una moneta preziosa che può essere scambiata in modo diverso rispetto a quello fin qui considerato. 

Fermiamoci un momento e facciamo mente locale: cosa sappiamo fare? Ciascuno di noi è capace di fare una varietà incredibile di cose, a volte senza pensarci: lavori di fai-da-te, di facchinaggio e di bigiotteria, animazione di feste, cucinare, pulire. Molti di noi conoscono l’inglese, la fisica o altre materie che possono essere insegnate e potremmo proseguire ancora!

Allora perché non mettersi in comune e scambiarsi? Perché non fare del nostro tempo e delle nostre abilità un mezzo di scambio? E’ questo il principio su cui si fonda l’idea di Banca del Tempo: intavolare uno scambio, un baratto, di tempo e servizi che non vengono, dunque, ripagati in denaro. Pensiamo al vantaggio, prima di tutto umano, di questo tipo di pratica: l’opportunità di incontrarsi, conoscersi e valorizzare quelle abilità che diamo maggiormente per scontate. Un’occasione di arricchimento reciproco che il Presidio del Libro di Avellino vuole fornire a chi abbia la voglia e l’intraprendenza necessarie a mettersi in gioco in questo modo.

Il nostro compito sarà quello di coordinare tale scambi, raccogliendo, prima di tutto, le disponibilità di ognuno e mettendo, poi, in rete gli utenti della Banca. I loro scambi, ovviamente, non dovranno essere necessariamente simultanei ma dovranno aver luogo in un clima di rispetto e reciprocità.
La Biblioteca “Nunzia Festa” sarà il cuore di questa iniziativa, in quanto sede privilegiata delle attività del Presidio. Un connubio perfetto tra un uso nuovo e diverso del tempo, preziosa risorsa, e un luogo privilegiato come una Biblioteca. La Biblioteca, spazio di crescita e riflessione che l’epoca della tecnologia vorrebbe etichettare come superato al pari di tutto ciò che ha a che fare con la cultura, che è prima di tutto formazione di coscienze che possono essere scomode perché portatrici di una visione del mondo alternativa.

Perché crediamo che si possa ripartire dalla cultura alla creatività.


L'appuntamento è per sabato 24 novembre alle 17e45, ci vedremo nella biblioteca "Nunzia Festa" presso l'Ex-Eca di via Tagliamento (di fronte al Carrefour) ad Avellino

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